7 de nov. de 2010

Grammatica: PASSATO REMOTO


    "Veramente lui non nacque a Ferrara ma a Milano, poi per ragione di lavoro lo mandarono a Ferrara, poi per altre ragioni lo mandarono a Arzano."
Como si vede, i verbi in grassetto sono al passato remoto, questo perché indicano fatti avvenuti nel passato e completamente conclusi nel passato, a differenza dei verbi al passato prossimo, i cui effetti durano ancora nel presente. Quindi, la differenza tra i due tempi non si fonda sulla lontananza nel tempo dell'evento, ma sulla sua durata.

Ad esempio:

"Quando morì mio nonno non ero ancora nata."
“L’uomo accompagnò il cliente alla porta e lo salutò.” 
Qui, le azioni si esauriscono nel passato.


"Ieri è morto mio nonno, domani ci sarà il funerale..."
“Lo zio Anselmo ha smesso di lavorare da ormai cinque anni.”
Qui, invece, le azioni fanno ancora effetto sul presente.

  • L'uso del passato remoto viene spesso sostituito dal passato prossimo, principalmente nelle parlate regionali dell'Italia settentrionale (specialmente in Piemonte, in Lombardia e nel Veneto), ma anche nel registro medio-alto e al di fuori di queste regioni. Nell'Italia meridionale (specialmente in Sicilia, in Calabria, ma anche nel Lazio) invece in molte parlate il passato remoto viene usato anche in contesti i cui richiederebbero il passato prossimo, come, ad esempio: "Questa mattina mi alzai presto"; "Ieri vedesti tuo fratello?"
Se viene usato il passato remoto o no, ricordati delle differenze tra questo tempo verbale e il passato prossimo!

La spiegazione così come gli esempi dati sono stati tratti da SENSINI, Marcello. La grammatica della lingua italiana, 1997: Mondadori.


Adesso tocca a te: cerca di coniugare al passato remoto i verbi (all'infinito) del testo sotto riportato e cogli l’occasione anche per conoscere alcune delle cause del distacco tra il Nord e il Sud di Italia. Scrivi le tue risposte numerate nello spazio “Comentários”.

Il distacco tra Nord e Sud si era già manifestato in forma gravissima sin dai primi giorni dell'Unità, con un fenomeno che INVESTIRE1 l'intero Meridione tra il 1861 ed il 1865: il brigantaggio.

Le sue cause erano antiche e profonde, ma la delusione creata dal passaggio garibaldino prima e dall'accentramento amministrativo poi erano i motivi più recenti di questo fenomeno.

La situazione si AGGRAVARE2 subito dopo la vendita all'asta dei beni demaniali ed ecclesiastici. I compratori appartenevano prevalentemente alla nuova borghesia rurale che si stava rivelando ancora più avara e tirannica dei vecchi padroni. L'aggravarsi delle condizioni dei contadini CAUSARE3 la ripresa dei disordini che in pochi mesi ASSUMERE4 le proporzioni di una vera e propria guerriglia. L'esteso fenomeno del brigantaggio ne ESSERE5 solo una drammatica conseguenza.

Lo Stato italiano RISPONDERE6 con una vera e propria guerra a questa rivolta sociale che, nelle sue manifestazioni ampie, DURARE7 oltre quattro anni: alle truppe già stanziate nel Sud al comando del generale Cialdini, il governo ne AGGIUNGERE8 altre, cosicché, nel 1863 ben 120.000 soldati erano impegnati nella lotta al brigantaggio: quasi la metà dell'esercito italiano.

Nello stesso anno VENIRE9 dichiarata la legge marziale: processi sommari fucilazioni, incendi e saccheggi ESSERE10 gli strumenti impiegati da Cialdini nell'opera di repressione, non solo contro i briganti, ma contro tutti i loro fiancheggiatori. Migliaia di morti in scontri armati e altrettante pene capitali o alla prigione a vita ESSERE11 il tragico bilancio finale.

Nel 1865 il brigantaggio era stato praticamente sconfitto. Lo stato aveva vinto la sua guerra, ma compiendo proprio gli errori che Cavour aveva cercato di scongiurare. Dopo la repressione e la legge marziale, la frattura tra il Sud ed il resto dell'Italia non FARE12 che approfondirsi.

Le classi povere, soprattutto contadine, IMMAGINARE13 spesso i briganti come degli eroi popolari e anche nella stampa dell'epoca ESSERE14 proposte figure di briganti "buoni"

Brano tratto da La "Questione Meridionale" e il Brigantaggio: il divario tra Nord e Sud dal sito http://www.calabriaonline.com/col/lacalabria/regione/brigantaggio04.php


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