22 de ago. de 2011

Film Mediterraneo (1991)


"Dedicato a tutti quelli che stanno scappando" Henri Laborit


Siamo nella primavera del 1941: la seconda guerra mondiale è in corso, l'isola greca di Syrna, in passato invasa dai tedeschi, è stata abbandonata. Otto militari italiani ricevono l'ordine di recarsi sul posto, per controllare l'effettiva ritirata dei tedeschi e presidiare la zona. Giunti con una nave da guerra leggera, l'improbabile drappello di militari si illude di essere giunto su un'isola deserta. Dopo giorni d'isolamento e solitudine, i militari entrano finalmente in contatto con la popolazione locale e cercano di adattarsi alla loro nuova vita. Ingannati da un turco di passaggio e derubati anche delle armi, i soldati smettono le uniformi e adottano gli abiti civili del posto. Sarà il pilota di un aereo da ricognizione in avaria ad annunciare che la guerra è finita e che bisogna tornare in Italia: a quel punto molti di loro iniziano a trarre una sorta di bilancio giungendo a capire che probabilmente il ritorno in Italia non avrebbe più senso perché lì non troverebbero più niente e nessuno ad aspettarli.


Il film si aggiudicò l'Oscar per il miglior film straniero e vinse anche tre premi David di Donatello per il miglior film, il montaggio e il suono nonché un Nastro d'Argento per la regia. È la summa dei temi cari a Salvatores: la fuga da una realtà che non si comprende o non si vuole accettare e per la quale è inutile un tentativo di cambiamento, la nostalgia del gruppo e il viaggio, inteso come privo di una destinazione predefinita. 
Gabriele Salvatores (Io non ho paura)
Per gli alunni del Corso Cultura italiana atttaverso il cinema:
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3 comentários:

Leina Mara disse...

Questo è veramente un ottimo film, dunque si tratta di una nuova visione della guerra. Penso che la proposta principale è mostrarci che nonostante i guai, la felicità può essere incontrata nelle piccole cose. La protagonista del film, senza dubbio, è il paesaggio. La fotografia è bellissima e la semplicità dei personaggi è fondamentale per avere una grande storia.

Alessandra disse...

Come in ogni buon film italiano la colonna sonora, ei paesaggi lussureggianti segnano il racconto che segue senza problemi. In contrasto con la vita semplice e quotidiana. Mediterraneo, utilizza fatto storico (la guerra) come sfondo per le riflessioni esistenziali dei loro personaggi.

Anônimo disse...

Douglas Abreu disse: Come Alessandra ha detto utilizza fatto storico(la guerra)per raccontare i problemi dei personaggi, trattando di una nuova visione della guerra che noi non avevamo visto. Il film è una belissima storia con un fine romantico di si aspetare.